Nella scorsa edizione Milano Unica ha lanciato, con successo, lo slogan ecologista "Save the Planet"; sulla stessa scia si colloca il tema del Grunge Organico, per stabilire una continuità con la precedente ricerca eco-friendly e per ribadirne l'importanza. Il grunge che affonda le sue radici nei movimenti giovanili di Seattle, non è solo un modo di apparire ma soprattutto un modo di essere. È un'estetica che nasce da una presa di coscienza ecologista e abbraccia quindi la filosofia della sostenibilità applicandola alla quotidianità. I Paesi presi in considerazione, Scozia, Turchia e Romania, sono accomunati da un forte background culturale legato alla vita contadina e quindi alla natura e alla vita all'aria aperta. Partendo dai tradizionali tessuti di ciascun Paese emerge una propensione per i filati naturali e per le decorazioni floreali e animali, È una fusione creativa di suggestioni che dalla tradizione del passato arriva alla produzione contemporanea: dai clan delle storiche famiglie scozzesi alle sperimentazioni web dell'artista Penny Olson fino agli scatti del fotografo scozzese Rory Donaldson che reinventa il tartan in maniera inedita. Per non parlare dei ricami in lana del folk contemporaneo balcanico che si combinano con le poetiche illustrazioni dell'artista rumeno Aitch e con la ricchezza di tessuti e decori ottomani per sperimentare nuovi filati. Le ispirazioni vengono dai paesaggi campestri e dai boschi rivisitati, dai materiali tipici delle farm, dagli erbari classici, dalle radiografie delle piante più antiche ma anche dalle moderne architetture dei palazzi alveari di Bucarest.

 

 Art Direction: Stefano Fadda, Progetto Grafico e Video: Francesco Palmisano & Caterina Roppo, Produzione Video: Francesco Briganti, Servizio fotografico: ERDNA

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