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SGS Architetti Associati
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Il piacere di un viaggio, il sogno di un incontro tra civiltà diverse, il gioco di collegare passato e presente: sono questi i cardini sui quali è stata basata la ricerca delle nuove tendenze di Milano Unica per la prossima primavera-estate 2018. Ne sono nati tre temi fondamentali, frutto di un abbinamento tra un personaggio storico e un luogo vero ma idealizzato, sia per il suo glorioso passato, sia per la sua valenza nell’immaginario collettivo.

 

NEFERTITI A IBIZA - La leggendaria regina d’Egitto è stata immaginata a girovagare per le mondane vie ibizenche dove modelle, attrici, pop singer e bellezze internazionali si susseguono in una rutilante dimensione di festa e di libertà espressiva. I viola ametista, i verdi, i rossi dei dipinti dell’antico Egitto, le piume, i decori floreali, i simboli del sole e della luna sono rintracciabili nei kaftani, nelle stampe e negli arredi delle case ibizenche. Ad accomunare la rappresentazione di Nefertiti e Ibiza è l’amore per una spiritualità solare e materna.

 

KAZIMIR MALEVICH A SORRENTO - L’artista russo è stato inviato al sud, nella calda luce campana: i quadrati, i tondi, le linee di fuga, gli spazi bianchi in contrasto con quelli gialli di Malevich sono quelli delle piastrelle dalle geometrie tridimensionali, delle ceramiche e dei fiori di Sorrento, meta preferita per scrittori, poeti e filosofi come Nietzsche, Goethe e Dickens. Qui, le maioliche, i pizzi, i merletti, il gozzo sorrentino rimandano a una tradizione fatta di artigianalità e rapporto diretto con la natura. E proprio questa integrità creativa ha attirato il bel mondo facendo diventare Sorrento, dagli anni Cinquanta ai nostri giorni, la meta del jet set internazionale, quello più colto e raffinato.

 

CARLO MOLLINO A THEREAN - L’architetto torinese Mollino è volato in Persia sulle tracce della cultura iraniana e di una Teheran che si trasforma in una sorta di eden con piante paradisiache e palazzi ricchi di mosaici e raffigurazioni celestiali dove lo scià dava feste e incontrava le maggiori personalità internazionali da Walt Disney a Indira Gandhi, contribuendo a quel cortocircuito tra Oriente e Occidente che ha sempre reso ricche le più grandi civiltà della storia e che, da sempre, è fonte d’ispirazione per ogni forma di creatività. In questo tema i rosoni delle chiese persiani dialogano con i preziosismi decorativi dei mobili di Mollino, le forme organiche tanto amate da quest’ultimo rimandano ai richiami naturistici dei tappeti di Persia per non parlare delle seducenti atmosfere regali torinesi e quelle dello scià.

 

 Art Direction: Stefano Fadda, Progetto Grafico e Video: Francesco Palmisano & Caterina Roppo, Produzione Video: Francesco Briganti, Servizio fotografico: ERDNA

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«Il cinema è la materia di cui sono fatti i sogni» diceva Charlie Chaplin.

Il cinema come magia e soprattutto come arte della riflessione estetica e contemplativa è la fonte d’ispirazione per i quattro trend che MilanoUnica ha individuato per l’Autunno-Inverno 2018/2019.

 

PAOLO SORRENTINO DIRIGE DYNASTY

“Dall’Edonismo al Trumpismo”

Gli anni Ottanta con la loro sfacciata opulenza e le attuali derive autocelebrative affidate al web. La nostalgia di periodi spensierati e il bisogno di evasione contemporaneo. Le bellezze bombastiche e la ricerca dell’eterna giovinezza. E ancora, l’edonismo di quegli anni e il “trumpismo” attuale.

MOOD

Accenti sull’opulenza fatta di ricchezza di materiali, barocchismi e virate couture ma con un’ironica nonchalance nel trattare il lusso. Per un effetto patinato ma funzionale.

PEDRO ALMODÓVAR DIRIGE VICTOR VICTORIA

“L’Agender glamourous”

“Victor Victoria” è un film che Blake Edwards girò nel 1982 ma la cui sceneggiatura è tratta da una vecchia pellicola del 1934. Per reinterpretare questa commedia americana, ambientata a Parigi, è stato scelto lo spagnolo Pedro Almodóvar che, con il suo inconfondibile stile narrativo, porta sul piano pop-glamour la figura della protagonista Victoria, costretta a fingersi uomo per vivere.

MOOD

Collages di tessuti e reti effetto lingerie e sovrapposizioni di pezzi da sera e da giorno, opposizioni di pesantezze differenti con una ricca infusione di colore e una trasversalità tra genere maschile e femminile, per uno stile anticonvenzionale che talvolta vira nel travestimento, inteso come gioco delle parti.

STANLEY KUBRICK DIRIGE SHERLOCK

“Il classico english con twist performante”

Dal contrasto tra la formazione intellettuale del regista newyorkese Stanley Kubrick, non a caso naturalizzato inglese, e l’imperturbabilità di un personaggio tipicamente britannico qual è Sherlock Holmes nascono immaginarie particelle di creatività che fondono tradizione e trasgressione, profondità e superficialità, razionalità e istinto.

MOOD

Velocità, pragmatismo e eleganza: questa la triade che caratterizza il tema. Rispetto della tradizione e temerarietà: nuove impellenti esigenze portano allo sviluppo di inediti materiali e l’evoluzione vera della ricerca nasce dal dialogo tra chi ha delle visioni e chi ha dei bisogni, tra chi crea e chi consuma.

QUENTIN TARANTINO DIRIGE IL PICCOLO BUDDHA

“Spirito da viaggiatore estremo”

Questo è il tema del viaggiatore estremo, di colui che affronta la vita come un’avventura, un percorso ai confini con il mondo, alla scoperta di nuovi orizzonti, culture, vite, abitudini. Ma anche un percorso in se stessi, alla ricerca di una profondità interiore, più spirituale. Da qui il paradosso contrastante della poetica di Quentin Tarantino e quella di Bernardo Bertolucci.

MOOD

Il mondo semplice, rituale e quasi rustico del Nepal si intreccia con quello veloce e tecnologico americano e si fonde inuno stile da viaggiatore senza pregiudizi in grado di sopravvivere in situazioni estreme e nello stesso tempo di essere elegante nelle sue lane, pellicce e mohair.

 

 Art Direction: Stefano Fadda, Progetto Grafico e Video: Francesco Palmisano & Caterina Roppo, Produzione Video: Francesco Briganti, Servizio fotografico: ERDNA

 

AREA TREND GENERICA

E proprio dalla creatività di sei grandi personaggi ci siamo fatti guidare per creare un racconto di tendenze che esprimesse il lato sublime dell'eleganza. Si tratta di sei personaggi apparentemente contrapposti ma solo per linguaggi espressivi. Nessuno slogan, niente temi astratti, quindi, per definire le tendenze di Milano Unica per il prossimo autunno inverno 2017/18 ma nomi reali di persone la cui creatività e genialità, internazionalmente riconosciuta, rappresentano un mondo di riferimento concreto, ovvero una fonte d'ispirazione per l'ideazione di nuove trame e orditi, e per la creazione di inediti accessori.

AREA TREND BURRI PIANO

Burri e Piano ci portano a riflettere sulla potenza delle materie prime e sulla loro poetica capacità di trasformazione che in termini tessili e di accessori significa massima elaborazione e sperimentazione per arrivare a filati, bottoni, etichette, bordature sofisticate, piacevoli al tatto, cosi ricchi da sembrare architetture.

AREA TREND FONTANA HOKUSAI

Fontana e Hokusai, invece, sono l’alfa e l'omega dell'eleganza. Il bianco e il nero della perfezione del Tao. I tagli netti contrapposti alle volute delle onde marine affascianti e tempestose. Come i tessuti ricchi di ricami, di tagli laserati che lasciano trasparire morbide corposità dei tessuti in contrapposizione con accessori dalle forme ipermoderne e dalla elaborata stratificazione.

AREA TREND ALBINI PORTALUPPI

Albini e Portatuppi invece spingono la visione sulle linee e i dettagli, sulla reinterpretazione dei classici ma in chiave meno seriosa e più contemporanea. In uno sviluppo di simmetrie, giochi di geometrie e stampe che riassumo in toto il concetto eccellenza italiana. 

 

 Art Direction: Stefano Fadda, Progetto Grafico e Video: Francesco Palmisano & Caterina Roppo, Produzione Video: Francesco Briganti, Servizio fotografico: ERDNA

Living nasce nel maggio 2003, all’interno dell’Ex Ufficio Postale caratterizzato da un affaccio privilegiato sullo splendido scenario dell'Arco della Pace. Da qui la volontà di creare un locale vivo all’interno come all’esterno, nel quale possano convivere il relax di un ambiente confortevole e la vitalità di uno spazio dinamico, dove la raffinatezza e lo charme tipici dello stile milanese si mescolano alla convivialità e alla spontaneità tipicamente argentina dei proprietari.

Il recente restyling ha dato nuova vitalità agli ambienti, mantenendo inalterato l’impianto distributivo che vede il banco bar protagonista del locale, con funzione di cerniera, tra le due sale dedicate a ristorante. Per sottolinearne questa importanza si è deciso di sostituire il vecchio rivestimento con listelli di marmo Nero Marquina a sezione diamantata, lo stesso materiale viene utilizzato per i piani dei tavoli e per i rivestimenti dei bagni, dove il marmo viene posato in lastre di larghezze e altezze variabili a creare un pattern geometrico.

Le sedie dalle forme avvolgenti poggiano su affusolate gambe in massello, rivestite in tela fiammata in cotone della ditta Dedar nei colori delle nuance dei verdi, riassumo in sé l’eleganza formale e il confort del restyling generale. Completano e caratterizzano l’ambiente le pareti che fanno da testata alle due sale, decorate da boiserie in legno tinteggiato incorniciano ampie sedute dalle linee retrò impreziosite da un rivestimento in seta dai motivi orientali, tessuto a mano su telai artigianali.

 

Arredi e complementi di: DEDAR, KREON

Servizio fotografico: ALMA PHOTOS

Oggetto dell’intervento è la realizzazione di un nuovo edificio da destinare a polo scolastico dell’infanzia e primaria, attualmente dislocate in più sedi, con annesse infrastrutture e servizi.

L’impianto urbanistico ove si colloca il nuovo plesso scolastico punta all’ottimizzazione e al miglioramento dell’area per l’intera cittadinanza. Il progetto punta alla realizzazione di un complesso scolastico pensato non solo in relazione alle ore scolastiche diurne, ma orientato a divenire un nuovo polo culturale e di svago per tutta la frazione di Cintolese di Monsummano Terme. La nuova scuola è indirizzata ad un’educazione che avviene non solo tramite le parole ma anche attraverso le esperienze che il bambino acquisisce nell’ambiente che lo circonda, proprio per questo motivo lo spazio è pensato ricco e stimolante sia a livello volumetrico, con contrasti di pieni/vuoti, che di organizzazione interna. Il nuovo corpo di fabbrica darà la possibilità di raggruppare in un'unica sede scolastica tutte le classi che ora sono dislocate in varie sedi disomogenee. Il corpo di fabbrica risponde al fabbisogno con cinque sezioni per la scuola dell’infanzia e quindici sezioni per la scuola primaria. L’edificio si sviluppa su un unico piano. Il progetto prevede due tipologie di volumi; da una parte l’insieme dei volumi contenti le attività didattiche, di servizio ecc., dall’altra un unico grande volume di collegamento permeabile e trasparente che ha la funzione di connettere le varie zone della scuola, di agorà e di funzione tecnologica.

 

 

 

 

 

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